Suddivisione in zone
Nella suddivisione in zone dell’atmosfera terrestre, il criterio
più seguito e più largamente diffuso, in quanto è adottato dal 1951 dall’Unione
internazionale di geodesia e geofisica, fa riferimento all’andamento della
temperatura con la quota. La troposfera, nella quale la temperatura decresce con la quota al tasso
medio di 6,5 °C/km, si estende dal suolo sino a una certa quota, detta tropopausa, variabile da circa 10 km, ai poli, a circa 17 km, all’equatore
. Nella stratosfera, la temperatura
cresce con la quota, passando da circa −55 °C, alla tropopausa a circa 0 °C, a
una quota di circa 50 km, detta stratopausa. Nella mesosfera la temperatura torna a decrescere con la quota; il valore
minimo, che è il minimo assoluto delle temperature atmosferiche, è di circa −83
°C e viene raggiunto a una quota di circa 85 km, detta mesopausa e costituente il
limite superiore della zona. Nella termosfera la temperatura
cresce con la quota, sino a raggiungere un valore massimo di circa 1500 °C ,
inteso come temperatura cinetica, alla quota di 400-500 km, che costituisce il
limite superiore della zona ed è detta termopausa. L’ esosfera, nella quale la
temperatura resta costante intorno ai 1500 °C, si estende dalla termopausa al
limite esterno dell’atmosfera.
Seguendo un diverso
punto di vista, quello della composizione chimico-fisica, è abituale chiamare omosfera la
zona, estendentesi sino a circa 80 km dal suolo, in cui la composizione chimica
non varia, ed eterosfera la
parte sovrastante, in cui la composizione è determinata dall’equilibrio locale
tra numerosi processi concomitanti quali la dissociazione delle molecole in atomi,la diffusione e la ionizzazione.
fonte : www.treccani.it Rizzi Cristian Classe 2@ Cabrini
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